TOO GOOD TO GO


Nata nel 2015 in Danimarca, Too Good To Go (tradotto liberamente troppo buono per essere buttato via) oggi è presente in 13 Paesi europei con oltre 20 milioni di utenti ed è tra le prime posizioni negli App Store e Google Play. In Italia è stata accolta con grande entusiasmo, conquistandole via via città come Milano, Torino, Bologna, Firenze, Genova e Verona, ma è in continua espansione, basti pensare che in Italia conta già 968.179 utenti.
I ristoratori, gli albergatori, i commercianti di prodotti freschi, iscritti all’applicazione, ogni giorno mettono in vendita le Magic Box, ovvero delle “bag” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo. Ciascun commerciante ha la possibilità di indicare ogni giorno la quantità di Magic Box disponibili a seconda di quanto invenduto prevede di avere I consumatori possono acquistare con l’app ottimi prodotti a prezzi minimi, tra i 2 e i 6 euro, impegnandosi allo stesso tempo nella lotta agli sprechi e nella tutela dell’ambiente, considerando che ogni Magic Box acquistata permette di evitare l’emissione di 2 kg di Co2. Basta geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, che verranno visualizzati sulla mappa della città con dei pallini di tre colori: verde per quelli che hanno ampia disponibilità di Magic Box, giallo (disponibilità limitata), rosso (Magic Box esaurite o non disponibili per la giornata). Una volta scelto il locale preferito, l’utente potrà ordinare la propria Magic Box e pagarla tramite l’app con carta di credito, Paypal o il servizio Google Pay. Potrà poi recarsi al negozio nella fascia oraria specificata, mostrare la conferma al negoziante tramite app e ritirare la Magic Box per scoprire cosa c’è dentro, per limitare l’uso di imballaggi, i negozi aderenti a Too Good To Go invitano i clienti stessi a portare da casa contenitori e sacchetti propri.
L’app ha unito tecnologia, risparmio, prodotti di qualità, aiuto agli esercizi commerciali di prossimità, abbattimento dello spreco alimentare, tanto che colossi come Eataly e Carrefour si sono uniti al progetto.