Daniela Bittolo
È lei stessa a usarla come slogan: “pensare semplice”, un modo d'intendere la progettazione che mira all'essenzialità e alla praticità senza cadere nella trappola del banale. Tutto ciò è evidente nei modelli realizzati per la Angeletti Ruzza Design, lo studio reatino per il quale lavora dal 2001: dallo sgabello Hippy prodotto da Daa, un fiore colorato di metallo che unisce l'originalità della linea con la versatilità e il comfort della seduta, alle lampade disegnate per la Oluce, la più antica azienda italiana d'illuminazione decorativa. D'altra parte a Daniela piace usare i materiali più diffusi, la plastica soprattutto, su cui si fonda la ventennale collaborazione tra Angeletti Ruzza e Fratelli Guzzini; o la diverte l'idea di disegnare elettrodomestici e arrivare alla grande distribuzione, come le è accaduto lavorando a una macchina da caffè per Hotpoint Ariston. Torna di nuovo la necessità di concepire il design come un sistema di comunicazione visiva che passa attraverso gli oggetti e i materiali di cui sono fatti, ma senza tradire la loro finalità d'uso.
Per dirla con Escarpit: la ricerca dell'artista, in lei, si concilia con l'intenzione funzionale dell'artigiano.
La storia di Daniela Bittolo è stata raccontata da Giorgio Nisini, scrittore e saggista.
